Bonus Edilizia
Tutte le informazioni sulle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e il risparmio energetico
Facciamo chiarezza sulle agevolazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico. In questa pagina c’è tutto quello che devi sapere sui Bonus Edilizi.
Scopri di più su questo argomento in continua evoluzione, per conoscere tutte le opportunità a tua disposizione:
1. Valutare lo scenario
Gli incentivi fiscali previsti per il settore edile sono una grande opportunità per migliorare l'intero patrimonio immobiliare italiano. I vantaggi per le famiglie sono evidenti in quanto le agevolazioni consentono di:
- ridurre le spese di riscaldamento
- ridurre le emissioni nocive per l'ambiente
- mettere l'immobile in sicurezza strutturale
- aumentare il valore dell'immobile
Prima di intraprendere qualsiasi intervento di efficientamento energetico o di manutenzione del proprio immobile è però necessario valutare attentamente a quali detrazioni fiscali si ha diritto e in quale percentuale; non tutti i bonus fiscali prevedono questa possibilità e non tutti i contribuenti possono usufruirne. Ecco, quindi, che i bonus fiscali risultano uno strumento vantaggioso se l'incarico viene affidato a professionisti in grado di orientarsi nella giungla delle detrazioni.
2. Gli interventi oggetto dell'agevolazione
Prima di entrare nel dettaglio delle agevolazioni per conoscerne caratteristiche e differenze, occorre specificare che la legge di Bilancio approvata nel 2025, presenta alcune importanti novità. Una tra queste è la proroga dei bonus edilizi, quali Ecobonus, Sismabonus e Bonus ristrutturazioni al 50% fino al 31 dicembre 2025, con limitazione alle abitazioni principali, ripartizione in 10 anni e un massimale di spesa fissato a 96.000 euro.
Ecobonus: la detrazione per il risparmio energetico
Si tratta di un bonus edilizio per la riqualificazione energetica di cui è possibile usufruire anche per interventi sulle superfici opache orizzontali dell’edificio. Per esempio, si può operare sul tetto e sulle superfici trasparenti, con la sostituzione delle finestre o, svolgere lavori di riqualificazione globale dell'edificio. Per ottenerla occorre dimostrare, con misurazioni specifiche, il miglioramento ottenuto in termini di efficientamento energetico.
Per le spese sostenute nel 2025, è prevista una detrazione del 50% per gli interventi sulle abitazioni principali e del 36% per le abitazioni diverse dalla prima casa o per immobili non residenziali, mantenendo un limite massimo di spesa di 96.000 euro. Inoltre, nel biennio 2026-2027, le aliquote saranno ridotte al 36% per le prime case e al 30% per gli altri immobili.
Sismabonus: la detrazione per gli interventi antisismici
Il Sismabonus riguarda le spese sostenute per realizzare interventi antisismici, con particolare riguardo all’esecuzione delle opere per la messa in sicurezza statica degli edifici.
La legge di Bilancio 2025 proroga il Sismabonus per le spese sostenute nel triennio 2025-2027, modificando le aliquote di detrazione rispetto agli anni precedenti. Le aliquote previste per il 2025 saranno del 50% per interventi effettuati sulle prime case e del 36% per tutti gli altri casi. Invece, nel biennio 2026-2027, la detrazione sarà ridotta al 36% nel 2026 e al 30% nel 2027.
Queste aliquote saranno applicabili a tutti i tipi di interventi coperti dal Sismabonus, anche quelli che in precedenza garantivano detrazioni più elevate, come:
- lavori che migliorano la classe di rischio sismico di una o due categorie.
- interventi sulle parti comuni di edifici condominiali.
- progetti di demolizione e ricostruzione di edifici finalizzati a ridurre il rischio sismico, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione.

Bonus ristrutturazioni
Questa agevolazione edilizia riguarda gli interventi nelle singole unità immobiliari e quelli sulle parti comuni degli edifici condominiali.
In entrambi i casi si tratta di:
- manutenzione ordinaria;
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
La detrazione è pari al 50% per le prime case e al 36% per le altre abitazioni. È confermato il massimale di spesa di 96mila euro. Come per l’Ecobonus, è necessario inviare all’Enea i dati sugli interventi effettuati. A partire dal 2026, l'aliquota del bonus diminuirà al 36% per le prime case e al 30% per le altre tipologie di immobili, secondo il piano di riduzione graduale già delineato.
Le novità sul Superbonus 110%
La Legge di Bilancio 2025 ridimensiona drasticamente il Superbonus, che sarà applicabile nel 2025 solo per lavori già avviati o che sono stati formalizzati entro il 15 ottobre 2024.
Il Superbonus prevedeva l’aliquota di detrazione del 110% per le spese sostenute per specifici interventi in ambito di efficienza energetica a, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Se la bozza della Legge di Bilancio 2025 sarà approvata, prevederà la possibilità di dilazionare su dieci anni il recupero del Superbonus anche per le spese sostenute nel 2023.
Entriamo nel dettaglio dei casi in cui potrà essere applicata la ripartizione decennale delle detrazioni:
- Spese 2022 (D.L. 11/2023): Per attenuare il problema dell'incapienza fiscale dovuto all'elevato valore delle rate del Superbonus, è stata data ai contribuenti che hanno realizzato interventi con il 110% nel 2022, senza scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura, la possibilità di ripartire lo sconto fiscale su dieci anni invece che su quattro. La prima rata è stata inclusa nella dichiarazione di quest'anno, nonostante la norma sia arrivata a stagione dichiarativa già avviata, con modelli e software già pubblicati.
- Spese 2024 (D.L. 39/2024): Questo decreto ha eliminato definitivamente la possibilità di cedere il credito o di ottenere lo sconto in fattura, introducendo stabilmente la ripartizione decennale delle detrazioni per le spese sostenute nel 2024.
- Spese 2023 (Legge di Bilancio 2025): È stata estesa anche alle spese sostenute nel 2023 la possibilità di dilazionare il beneficio fiscale su dieci anni, per evitare che i contribuenti perdano le quote di detrazione non utilizzate nell'anno.
Dopo che la prima quota è già stata indicata nella dichiarazione dei redditi, sarà necessario ricalcolare l'importo rimanente per distribuirlo nei nove anni successivi. Questo garantirà una migliore gestione fiscale, permettendo anche a chi ha un'imposta limitata da pagare di sfruttare appieno le detrazioni.
3. Come scegliere la detrazione
Ok, abbiamo visto le varie tipologie di bonus... ma quale scegliere? Qual è la detrazione più conveniente?
Per permettervi di rispondere in autonomia a queste domande dovremmo pubblicare decine di tabelle che riassumono in maniera analitica ogni agevolazione e lasciare che mettiate a confronto le numerose variabili in gioco incrociandole con i dati dell'edificio, la sua tipologia, la zona in cui è stato costruito e la natura dell'intervento.
A nostro parere è giusto che la committenza sia a conoscenza di tutte le opportunità messe in campo grazie ai bonus edilizia, ma la scelta della detrazione più idonea deve essere valutata caso per caso da un team esperto e competente in grado di analizzare al meglio il contesto dell'intervento, garantire lavori a regola d'arte ed evitare "brutti scherzi": la sussistenza delle condizioni di accesso alle agevolazioni fiscali viene controllata da ENEA secondo le regole stabilite dal MiSE; il mancato rispetto dei requisiti fa decadere il diritto ad usufruire di qualsiasi detrazione fiscale.
In generale, la scelta della detrazione più conveniente è determinata dalla liquidità, ovvero dalla possibilità di sostenere subito le spese per i lavori, e dalla capienza fiscale, cioè dall’imposta lorda effettivamente dovuta. In determinati casi, l’Irpef o l’Ires dovuta, potrebbe essere inferiore alla detrazione, quindi il bonus fiscale non verrebbe recuperato per intero, risultando così più conveniente, ove possibile, optare per la cessione o lo sconto immediato.
4. Chi ha diritto alla detrazione
L’ecobonus è una detrazione di cui possono usufruire le seguenti categorie di soggetti:
- i privati, per gli interventi su singole abitazioni e condomìni;
- i professionisti, esclusi i forfettari;
- le imprese, per i lavori sui beni strumentali all’esercizio delle loro attività.
Il bonus ristrutturazioni è una detrazione Irpef di cui possono beneficiare solo i privati.
5. Aiuto! Non sai da dove iniziare?
Hai bisogno di fare chiarezza su un caso reale?
Ogni edificio presenta caratteristiche diverse. Ecco perché, se necessario, effettueremo un sopralluogo gratuito per aiutarti ad individuare le migliori soluzioni in base alle reali esigenze del tuo edificio. I nostri tecnici, esperti e formati sulle tecnologie e sui materiali in commercio, sono sempre aggiornati anche sulla normativa vigente per consigliarti al meglio sulle detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia e il risparmio energetico.
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