Coperture in Ardesia

Materiale di rara bellezza, resistente al tempo e alle intemperie


L'ardesia, pur avendo innumerevoli applicazioni che spaziano dal campo architettonico a quello ornamentale, trova la sua perfetta collocazione nella copertura. Infatti, per la sua perfetta impermeabilità, l'ardesia evita gocciolamenti nei locali sottostanti. Al contrario di altri materiali usati nell'edilizia non assorbe umidità e può essere esposta a qualsiasi clima e temperatura senza riportare danni. La pessima conducibilità fa sì che nei locali sottostanti la temperatura subisca bassissime variazioni. Una copertura in ardesia possiede dunque molte caratteristiche che mancano ad un tetto "comune". Sicuramente non esageriamo annoverandola tra le migliori soluzioni offerte dal mercato odierno.

Il modo migliore per montare le lastre sulle falde è fissarle con ganci (in acciaio inox o rame). Qualunque sia la condizione atmosferica, il gancio fissa letteralmente la lastra al tetto e, fattore tutt'altro che trascurabile, in caso di rottura non cada dal tetto. Inoltre, mediante il raddrizzamento del gancio, la lastra può essere facilmente sfilata e sostituita; l'operazione si conclude riportando il gancio alla posizione iniziale.

L'ardesia, finalmente valorizzata e riscoperta, è ormai in diretta concorrenza con altri materiali da copertura di cui si è sempre dimostrata superiore non solo esteticamente. Le numerose coperture vecchie di secoli sparse in tutto il nord Italia testimoniano ancora una volta l'impressionante resistenza al tempo, che pare sfidare senza mai arrendersi.

Le dimensioni delle lastre variano da un minimo di 20 x 30 cm ad un massimo di 60 x 60 cm, mentre gli spessori delle quadrotte misurano 20/30 mm.